Il Century compie 20 anni, ma ancora resiste
In casa Irizar è appena arrivato l’i6, ma il Century non ci pensa proprio ad abdicare, a dispetto del fatto che esiste ormai da vent’anni. Semplificato e ridotto nelle versioni, magari anche scontato, sarà sempre presente nel catalogo del carrozziere spagnolo. Del resto, a Guipuzcoa (Paesi Baschi), grande è il debito di riconoscenza nei confronti del modello che prima gli ha permesso di sopravvivere, poi di diventare grandi nel mondo: a tutt’oggi ne sono stati prodotti 20mila e circolano in una novantina di Paesi dei cinque continenti. Nasce, infatti, nel 1990 il primo Century: un’epoca in cui la linea dei GT spagnoli è ancora fortemente caratterizzata, a tratti quasi barocca. Ma il nuovo Irizar va controcorrente: abbastanza lineare, ma non privo di personalità . Quella che si apprezzerà sui mercati europei dove, un paio d’anni dopo, il Century inizia a vedersi con una certa frequenza. Merito anche della Scania che, non avendo un turistico proprio, sceglie proprio il carrozziere basco come partner per farsi rappresentare al di fuori della Spagna; comunque il veicolo sarà esportato pure con altre meccaniche, soprattutto MAN. In Italia muove i primi passi nel ’94, ma impareremo a conoscerlo davvero solo un paio di anni dopo (su base Scania K113 da 380 CV). Giusto un attimo prima di ricevere il primo restyling: faretti tondi carenati, al posto dei quattro rettangolari, e aria condizionata spostata sul tetto (prima era in basso). Designato più volte autobus dell’anno in Spagna e Inghilterra, il Century ha avuto persino l’onore di fare da veicolo ufficiale all’inaugurazione del Museo Guggenheim di Bilbao. Nel 2000, all’apparire del PB, qualcuno pensò che fosse arrivato al capolinea. Invece, la Irizar non smise mai di lavorarci sopra, tant’è che nel 2004 arrivò un secondo e più profondo lifting, quello che ancora oggi ne definisce le linee ed è ancora molto apprezzato dai vettori. Insomma, buon compleanno Century.